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1^ COPPA ITALIA 2010
Organizzatore: A.S.D. Orienteering Swallows Noale
Luogo evento: SALZANO (VE) | Parco di Villa Romanin Jacur
Data evento: 30/01/2010
Tracciatore: CASARIN Alessandro

redazione@trailo.it
30/01/2010 19:42:08
Prima gara dell'anno 2010 e subito grosse sorprese; eravamo rimasti con degli atleti che avevano dominato la seconda parte della stagione 2009 e che sembravano destinati a fare bene. Invece, a Salzano, le carte si sono mescolate ed ora diventa difficile capire quali saranno i leaders 2010. Il parco veneziano e' sembrato essere davvero un labirinto spinoso.... sia per la vegetazione, che per i tracciati di Alessandro Casarin; la minuscola carta su cui si e' stata disegnata la gara ha reso necessario la sovrapposizione di alcuni cerchi rendendo davvero arduo capire dove fosse il centro. Qualche quesito e' sembrato davvero ostico e, come al solito, non ha convinto tutti. La neve scesa in nottata ha appiattito molto i colori e la luminosita' e' sembrata alquanto compromessa; l'annullamento della gara CO di Venezia ha condizionato la griglia di partenza poiche', alla fine, ognuno ha scelto il momento opportuno per iniziare la gara. Ben 5 punti a tempo, prima del via, hanno dato il benvenuto agli atleti; il percorso è sembrato abbastanza caotico sin dall'inizio, in quanto la serie dei numeri non era molto lineare. Appena il tracciatore esibira' la scheda tecnica saremo in grado di giudicare quali criteri abbia adottato nelle sue scelte. Passando al lato agonistico, la grande prestazione e' stata quella dell'atleta "Forestale" Alessio Tenani, che quando puo' si cimenta in maniera ottimale in questa disciplina. Il vincitore ha commesso solo 3 errori e questo basterebbe per dire che la gara era comunque valida. Alle sue spalle, ma con 3 lunghezze di distacco, il sempre piazzato Daniele Danieli unico, fra i big, a lasciare il segno; medaglia di bronzo per Elvio Cereser che saltuariamente riesce a piazzare qualche buon risultato. A seguire, tutta una serie di sigle CUS Parma, societa' salita in massa nel Veneto per puntare alla coppa Italia di società; a sorpresa, il nuovo leader del CUS Parma, Remo Madella non ha digerito la gara finendo nelle posizioni di centro classifica. L'astro nascente, Guido Michelotti, nonostante una non brillante giornata, ha comunque raggiunto il quinto posto che, comunque, lo fa ben figurare. Nella categoria paralimpici ha vinto Roberta Falda ma la sua prestazione e' stata abbastanza opaca per le sue capacita'. La rivincita e' fra 14 giorni in Liguria, in casa Michelotti.... da li' incominceremo a vedere chi si confermera' ai vertici.
alessiotenani.it
31/01/2010 22:22:45
Alessio Tenani commenta la sua gara: T1- Subito indeciso tra B e C, ho scelto di prendere i secondi necessari per valutare la cartografia dei muretti e dare la risposta corretta. OK 32" T2- Ho scelto subito la B, ma ho deciso di valutare con calma anche le altre due lanterne, controllando con la macchia di vegetazione fitta a Nord del punto. OK 32" T3- Pochi dubbi sulla risposta corretta da dare, solo un controllo veloce tra E e F. OK 11" T4- Ho cercato di individuare il margine di vegetazione fatto dalle chiome, ho riconosciuto l'angolo che formavano; quindi e' partita la stima delle distanze per dare la risposta corretta. OK 24" T5- Il dubbio era tra A e B, ho dovuto stimare la lontananza delle lanterne. OK 14" 1- Il punto per me piu' difficile (oltre 10' per la risoluzione): ho usato tutte le tecniche di risoluzione ma i dubbi mi rimanevano. Mi ha illuminano il traguardare dal ponte ai tavolini in lontanza. OK 2- Individuati gli alberi indicati dalla descrizione punto, ho cercato il loro allineamento spostandomi lungo il sentiero e tenendo d'occhio la lanterna corretta (con difficolta') tornando al punto di osservazione. 3- Ho controllato la posizione rispetto alla semi-curva del sentiero e capito il rilievo dell'avvallamento. OK 4- Ho impiegato abbastanza per ricostruire da cosi' lontano le direzioni delle recinzioni ed il dubbio era tra A e B. La lanterna A però era meno visibile e quindi parzialmente coperta da più recinti. OK 5- Si intuiva che la lanterna fosse sul sentiero e troppo vicino al recinto, quindi non sotto la linea elettrica. OK 6- Un doppio controllo mi diceva che la lanterna fosse nel posto corretto, ma cosi' non era. Errore. 7- Dubbio iniziale tra D ed E, risolto grazie alla forma della roccia sottostante. OK. 8- Nonostante il sentiero poco visibile, ero abbastanza sicuro che il punto fosse nel posto corretto. OK 9- Punto abbastanza semplice: ricostruite mentalmente le due semi-curve del sentiero. OK 10- La mia indecisione era tra A e Z, cosi' ho deciso di ritornare sui miei passi lungo il sentiero (fino quansi al punto di vista della 3) per vedere con chiarezza la forma del naso da un'altra angolazione; questo controllo mi ha fatto propendere per la A, invece risultava la Z. Errore. 11- Punto posato all'intersezione dei sentieri: ho valutato se fosse correttamente al centro del bivio. OK 12- Punto in cui ho impiegato parecchio a rispondere: ho ricostruito da lontano tutta la zona cartografata e ho risposto solo dopo diversi minuti, controllando la descrizione punti piu' volte. OK 13- La prima idea e' stata che fosse Z; poi successivi controlli (col sentierino che risaliva, traguardando dal sentiero principale e valutando la collina) mi hanno fatto rispondere D. Errore. 14- La direzione mi ha fatto escludere la A, il posizionamento delle lanterne la C. OK 15- Individuati gli oggetti cartografati, ho traguardato e valutato le distanze; molti dubbi li ho avuti dopo aver traguardato anche con l'albero in lontananza al centro del prato, ma ho optato per la C. OK 16- Punto che mi ha messo in grossa difficolta': il mio dubbio è stato fino alla fine tra A e Z: ho punzonato proprio prima di consegnare il cartellino. OK 17- Ho visto il punto dall'incrocio dei sentieri a sud della 16 in lontananza. OK
31/01/2010 22:33:14
Susy De Pieri commenta, per il sito FISO, la gara: Alessio Tenani vince la prima prova di Coppa Italia di Trail O 2010 davanti a Danieli e Cereser. Ecco il racconto della giornata a cura di Susi De Pieri: Al via la Coppa Italia 2010 di Trail-O. Sabato 30 Gennaio, nonostante le condizioni climatiche avverse, lo Swallows Noale ha organizzato con successo la prima prova di questo circuito di gare, svoltasi a Salzano (VE) nel parco della Villa Romanin Jacur. Tutti gli atleti presenti mai avrebbero pensato di trovare un percorso cosi' tecnico dentro il parco di una cittadina. Al via si sono presentati una quarantina di atleti, provenienti da tutto il Nord Italia, dalla Lombardia, Liguria, Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna. Al via subito i cinque punti a tempo, poi una gara sprint, lunga solo 900 metri ma ricca di punti (ben 17!) che ha reso problematica la gestione del tempo per molti atleti. Alla fine della manifestazione un commento “a caldo” del tracciatore, Renato Bettin: S.: «Grazie mille per il tuo impegno, so gia' che la spiegazione di tutti i punti la metterai a disposizione tra qualche giorno sul sito della tua società. Ma dimmi un po’, secondo te la gara e' andata secondo le tue aspettative o ti ha riservato qualche sorpresa?». R.: «Sinceramente pensavo che piu' atleti facessero meno errori. Pero' non ho tenuto conti che una gara sprint come questa, con punti molto tecnici e un tempo gara ridottissimo, mette veramente alla prova. E devo ammettere che anche le condizioni climatiche avverse (freddo ma soprattutto neve) hanno ostacolato e non poco il compito ai nostri atleti. Dal punto di vista classifica, sono rimasto positivamente colpito da Alessio, grande atleta nella corsa e bravo cartografo, ma anche bravo trail-orientista (non e' da tutti i bravi orientisti essere bravi nell’orientamento di precisione), peccato che non venga spesso…. Comunque tra i primi posti vedo tutti atleti “pignoli”, attenti ai dettagli. Sono complessivamente contento, perché nonostante l’annullamento della gara di contorno che avrebbe dovuto svolgersi a Venezia in notturna, gli atleti non hanno rinunciato a questa manifestazione. Sono anche contento perche' vedo che il nostro movimento sta crescendo, sia in numero partecipanti che nelle capacità tecniche degli stessi.». Non contenta, mi dirigo verso il vincitore, Alessio Tenani, dove gli porgo anche a lui una domanda “al volo”, deve scappare a Ferrara. S.: «cosa ne pensi della gara di oggi? ». A.: «Devo dive che sono rimasto molto sorpreso del risultato: avevo già vinto due prove di Coppa Italia (Orvieto 2007 e Adria 2008, entrambe in centro storico), ma questa volta era trail-O "vero" con tutte le difficolta' del caso; il percorso era pieno di punti insidiosi, a partire da quelli a tempo. Nei giorni precedenti la gara ho studiato le carte dei mondiali dello scorso anno perché vorrei avvicinarmi sempre più a questo sport e credo che la soluzione migliore sia quella di documentarsi sulle gare più importanti, cioè quelle dove tutto dovrebbe essere organizzato alla perfezione. I miei impegni nella CO sono tanti e purtroppo posso partecipare molto raramente alle gare di questa bella disciplina: quello che ho notato è la crescita del livello tecnico messa in campo dai tecnici FISO. Il percorso e l'organizzazione di ieri penso siano stati eccellenti. Ho molto apprezzato che nel tempo la fase "delle polemiche" abbia lasciato il posto a quella del confronto e dell'accettazione delle soluzioni, anche quando al limite della soggettività. Il buon lavoro del tracciatore serve anche a questo. Considero la gara di ieri la mia prima vera gara di trail-o e, di conseguenza, di certo non e' mancata la fortuna del principiante :) Ho cercato di applicare le regole da manuale senza troppi giri mentali e questa tecnica ha pagato. Pubblicherò sul mio sito anche un piccolo commento tecnico su ogni punto, sperando possa servire anche agli altri trail-orientisti». Non resta che ringraziare Renato ed Alessio per la loro disponibilità, nonché lo Swallows Noale per l’organizzazione della bellissima gara e invitare tutti voi a provare questa disciplina che, a detta di tutti, piace e diverte, magari gia' il 14 Febbraio a Sant’Olcese (GE) nella seconda prova di Coppa Italia.
01/02/2010 18:56:11
IL CUS PARMA celebra la propria trasferta vincente: CUS Parma al comando nel Trail-O Un'inaspettata nevicata ha caratterizzato la prima prova della coppa Italia di orientamento di precisione (Trail-O) in programma al parco della villa Romanin Jacur a Salzano (Venezia); nella notte precedente la gara sono infatti caduti dieci centimetri di neve, che durante la giornata si sono parzialmente sciolti e hanno determinato uno scenario finora inedito in Italia per le prove di questa specialità. Particolari come i sentieri sono scomparsi dal paesaggio, rendendo più complicata l'individuazione dei punti corretti; inoltre il calcolo del contrasto tra zone aperte e boschive andava rideterminato su nuovi parametri di colore. La prova è iniziata con cinque punti a tempo abbastanza impegnativi; il resto della gara è stato contraddistinto da numerosi punti posti molto vicini tra di loro; conseguenza è stato un tempo massimo molto ridotto (80 minuti) per rispondere ai quesiti senza incorrere in penalità. Il CUS Parma, che ogni anno crede sempre di più nel Trail-O, ha schierato la squadra più numerosa e ha raccolto un ottimo risultato, piazzando 4 atleti nei primi 8. In una gara vinta con consistente margine dal rappresentante della Forestale Alesiso Tenani, al quarto posto si è classificato Alberto Grilli; 6° e grande rivelazione della competizione Andrea Visioli, settima la rinata Susy De Pieri, tornata ad alti livelli dopo un 2009 opaco, e ottavo il promettente Luigi Lerose. Quattordicesimo e sedicesimo hanno chiuso gli altri esponenti di vertice della squadra, Stefano Zanardi e Remo Madella; poco più indietro Stefania Lerose, Claudio Ferrara e Stella Varotti. Con questi risultati il CUS prende la testa della classifica a squadre, che cercherà di mantenere dopo la prossima prova del 14 febbraio a Sant'Olcese (Genova). A seguire, grande appuntamento con la terza prova al Campus universitario di Parma nella tarda mattinata di domenica 28 febbraio, a cui sono tutti invitati.
scheda tecnica dei tracciatori
13/02/2010 21:48:19
I tracciatori nell'analisi dei punti hanno usato anche il seguente criterio: ciascun punto va analizzato prendendo come riferimento prima di tutto gli oggetti vicini al punto. Solo quando non ce ne sono, o non sono sicuri, va data importanza ai riferimenti più lontani. Punto T1: La difficoltà di questo punto è principalmente dovuta al fatto che si ha una direzione di osservazione molto angolata del profilo del muretto che circonda la vasca, tra l'altro molto ricco di pieghe, e occorre un certo tempo per riconoscere gli elementi in mappa. Una volta intuito dove si trova la rientranza interessata, rimane da capire quale tra le lanterne B e C, entrambe “rientranti a est”, sia posta nel bivio dei muretti. Valutando la profondità della rientranza (alcuni metri) solo la B può essere quella corretta. Punto T2: Punto che richiede una valutazione delle curve di livello e del verde, sempre da posizione molto angolata. La lanterna C può essere scartata perché molto al di sotto della curva di livello giusta, individuabile sul terreno partendo dall'intersezione a sud tra curva e sentiero. Per discriminare tra A e B a questo punto può essere usata a scelta o la distanza dal sentiero vicino, o la posizione rispetto alla macchia di verde. Punto T3: Si ritorna nuovamente al primo grappolo di punti. Si tratta di riconoscere un punto nella zona del muretto più lontana, e per giunta non è visibile il punto nel terreno in cui sono piantate le due lanterne candidate, la E e la F. Ricostruendo tutti gli elementi si può arrivare a stabilire che deve essere l'ultima lanterna; una piccola difficoltà supplementare è il fatto di dover ricordare che si tratta di 6 lanterne e quindi si arriva alla lettera F, solitamente non usata. Punto T4: Qui cambia la distanza e il tipo di valutazione richiesto: si tratta di riconoscere il punto medio tra due oggetti molto lontani tra loro, di cui uno da identificare, essendo descritto piuttosto vagamente come “limite di vegetazione”. Gli oggetti sono posti in un ampio aperto, lontani dal punto di osservazione, il punto di vista è molto angolato, e come se non bastasse il giorno di gara la neve nasconde il cambio di colore del terreno che aiuta a capire il confine tra prato e bosco. Per avere un riferimento preciso, la prima operazione da fare è identificare di quale limite di vegetazione si parla nella descrizione punto. Tracciando la retta che passa per l'unico albero isolato presente e il centro del cerchietto, si arriva a stabilire che il limite di vegetazione da prendere come secondo oggetto è l'angolo a sud-est dell'aperto. Quindi si stabilisce visivamente che le uniche lanterne sull'allineamento giusto sono C,D,E. La lanterna E appare troppo vicina all'albero, un po' più difficile è stabilire che invece la lanterna C è troppo lontana (anche per la difficoltà a capire la posizione precisa dell'angolo di prato in fondo). Le distanze tra le lanterne comunque sono state tenute molto ampie. Punto T5: Anche qui si tratta di trovare il punto medio tra l'albero ed un limite di vegetazione, ma questa volta appare chiaro da subito di quale limite si tratta. La scelta è ristretta tra la A e la B., ma la A è troppo a sud rispetto alla posizione del cerchietto. Punto 1 Si tratta di un punto difficile da giudicare senza buoni riferimenti. La curvatura della sella è molto dolce e non ben percepibile osservando dal sentiero, anche girandoci attorno. Ma si nota in mappa che il centro del cerchietto è 3-4 metri esattamente a sud di un alberello cartografato. La lanterna A si scarta perché troppo lontana dall'alberello. Inoltre, anche se non è possibile osservare le lanterne esattamente da sud perché la vista delle lanterne è coperta dalla vegetazione, avvicinandosi a quel punto di vista si può traguardare B e verificare che non è a sud dell'albero, e D si intuisce che è troppo a ovest. C è l'unico che appare alla distanza giusta e anche nella direzione giusta rispetto all'albero, per quanto si può valutare senza una traguardo diretto. Un commento: il punto è visibile da molte direzioni, e può suggerire diversi altri modi per risolverlo, ma comunque andrebbero privilegiati i metodi che usano i riferimenti più vicini al punto. Punto 2 Questo punto presenta un grappolo di lanterne estremamente vicine. Essendo un “tra i due alberi” il primo passo è riconoscere di quale coppia di alberi si tratta, in questo caso operazione non banalissima ma comunque aiutata dalla descrizione punto. Secondo: allineamento; può essere verificato precisamente spostandosi verso nord oltre il punto di osservazione, e traguardando i due alberi interessati. Questa verifica dà senza dubbio C. Le valutazioni visive sull'equidistanza invece probabilmente non riescono a discriminare con sicurezza tra le lanterne, vista la loro vicinanza e la difficoltà a misurare osservando attraverso il fitto, ma comunque si può ragionevolmente concludere che la C è ben posizionata. Punto 3 L'avvallamento è poco accentuato, descritto da una curva ausiliaria, e la sua forma è poco visibile dal sentiero principale. La posizione del punto è vicina alla curva di livello della collinetta; questo suggerisce di individuare dove è posta quest'ultima curva, per avere un buon riferimento. Dalla dimensione si può stabilire che la curva taglia la collina nella parte alta, dove comincia a spianare, e quindi va posta molto in alto e molto lontano dal sentiero principale. Quindi la curva suggerisce A, e la risposta è confermata da una verifica della distanza della lanterna dal sentiero principale. Punto 4 Attraverso le reti si possono intravedere le barre diagonali che caratterizzano gli angoli delle recinzioni. La difficoltà è data principalmente dalla distanza elevata e dalla sovrapposizione di più recinzioni che limitano la visibilità. Punto 5 Anche se lontana, si intuisce che la distanza della lanterna A dalla recinzione è troppo piccola (il centro del cerchietto in cartina è ad una decina di metri dalla rete). Inoltre A non sembra cadere nel punto medio tra i due cavi della linea elettrica; però il punto di vista è in diagonale e quindi l'osservazione può lasciare dei dubbi. Ci si può togliere il dubbio avvicinandosi all'uscita nordest del parco, ci si mette quasi allineati con la linea elettrica e traguardando attraverso la vegetazione si vede la lanterna nettamente distante dal punto medio. Punto 6 Ci sono tre punti di vista utili: da ovest, da nord e da nord-est. Da ovest, l'azimut preso esattamente all'imbocco del sentiero, nei pressi del punto di osservazione, dà la A non a Est ma quasi 10° più a sinistra (ri-verificato ieri...), mentre il centro del cerchietto in carta si presenta quasi esattamente a Est; quindi si tratta di una differenza piccola ma percepibile, che corrisponde ad uno spostamento della lanterna A di circa 4 metri più a nord (essendo il punto a circa 25m di distanza, lo spostamento è approssimativamente 25 * 10°/180° * 3,14 ~ circa 4m); ma la bussola da sola non è una prova molto sicura, soprattutto per angoli così piccoli. Da nord si nota che la lanterna è lungo il sentiero, come vuole il cerchietto in cartina. Il punto di vista risolutivo che permette di stabilire in via definitiva che si tratta di una Z dovrebbe essere quello da nord-est: da quella direzione non si vede la lanterna ma si riconosce chiaramente il grosso albero dietro cui è nascosta, e si nota un tratto di terreno sgombro di vegetazione fitta verso sud, oltre l'albero, lungo 3-4 metri. Da qui si conclude che il termine sentiero è alcuni metri più a sud (una precisazione: nelle soluzioni il quadratino rosso che indica la lanterna A è stato posizionato male, nella realtà è più a sud e vicino alla Z). Punto 7 Il terrapieno è descritto dalle due curve di livello vicine, e non ha un inizio e una fine definiti. La posizione del cerchietto sul terreno si può determinare prendendo come riferimenti il cocuzzolo sulla destra (distanza) e il muretto (allineamento nord sud del punto medio del muretto e del centro cerchietto). Una delle due lanterne candidate, la D, appare nettamente fuori da questo allineamento, troppo a Est, e troppo lontana dal cocuzzolo, mentre la E appare ben posizionata. Altri allineamenti portano alla stessa conclusione, ma sono meno importanti come riferimenti, essendo basati su oggetti più lontani.. Punto 8 La lanterna A è seminascosta dal verde e senza oggetti di riferimento vicini, a parte il cocuzzolo, che è praticamente invisibile. La posizione si può controllare nei pressi del punto di osservazione con la bussola, o con un allineamento (ad esempio usando la punta del lago e il termine del muretto). Inoltre dall'imbocco del sentiero a nord è possibile verificare che la lanterna A si trova alla distanza giusta dalla linea del sentiero, anche se questo da un certo punto sparisce nella vegetazione. Quindi si può concludere che la A è ben posizionata. Punto 9 La curva di sentiero sulla quale è posizionato il cerchietto è piuttosto ampia, ma dall'angolazione del punto di osservazione si dovrebbe capire che è la lanterna più lontana, la B, ad essere nella posizione migliore, nel punto più a nord della curva di sentiero. La conferma viene osservando le lanterne da sud, dall'imbocco del sentiero, guardando attraverso il fitto. Un'altra conferma si ha osservando da ovest, si può vedere chiaramente la B posta più a nord della A. Punto 10. Il famigerato “trappolone”. In realtà questo punto voleva essere un esercizio di attenzione, che nelle intenzioni non avrebbe dovuto creare troppi problemi ai più esperti, al limite solo una perdita di tempo. Questo punto richiede una spiegazione un po' lunga per farsi capire da chi non era presente alla gara. Si tratta di un gruppo di quattro lanterne poste lungo il bordo di un promontorio, visibile da altri punti di vista oltre che dal punto di osservazione; ma la particolarità è che da ogni punto di vista non si vedono mai più di tre lanterne. Accidentalmente le tre che si vedono cambiano a seconda del punto di vista; in particolare nella parte iniziale del percorso si possono scorgere le tre lanterne più a nord, e una di queste è chiaramente nel centro preciso del cerchietto, situato nella punta nord del promontorio. Dal punto di osservazione però questa lanterna non è osservabile, quindi dovendo decidere quale delle lanterne visibili è corretta, la risposta giusta è “nessuna”. Certamente la lanterna A sembra vicina alla posizione buona, il che porta a pensare che sia la stessa lanterna vista nella parte iniziale del percorso e quindi sia nel punto corretto. Ma considerando la curvatura del promontorio si capisce che la lanterna A non può trovarsi nella punta nord, punta che viene a trovarsi “dietro” la linea di costa visibile. Si tratta di una situazione praticamente parallela a quella vista al punto precedente, il 9, e anche lì la lanterna giusta era “dietro la curva”. Anche la linea degli alberi a bordo promontorio suggerisce la risposta giusta: alcuni appaiono troppo più a nord della lanterna A. Ma chi ha visto le lanterne all'inizio del percorso e quindi pensa di avere già la risposta, come può sospettare e verificare che la lanterna A non è la stessa lanterna ben posizionata vista prima? In vari modi:  Verificando che gli alberi vicini alla lanterna A non sono gli stessi vicini alla lanterna corretta vista in precedenza, e quindi si tratta di una lanterna diversa, una di quelle che prima si vedevano in posizione sbagliata. Ovviamente questa verifica è onerosa, perché richiede di tornare indietro lungo il percorso per ricontrollare (a meno che non si abbia una memoria fotografica).  Ragionando sulla lanterna C: questa è più bassa delle altre due, e si nota che non può essere vista dal lato opposto nella parte iniziale del percorso, perché nascosta dal naso; dunque le tre lanterne che si vedevano all'inizio non possono essere le stesse tre che si vedono dal punto di osservazione: per far tornare i conti si deve concludere che c'è almeno una lanterna in più, posizionata più a nord.  Per chi ha buon occhio: Spostandosi alcuni metri a sinistra del punto di osservazione, dietro il verde tre, guardando attraverso i rami si poteva vedere un piccolo lembo della lanterna fantasma corretta. Certamente è molto difficile fermarsi a fare questi ragionamenti in una gara così corta e proprio su un punto che a prima vista si presenta così ovvio. Punto 11 Due lanterne in un bivio di sentieri immerso nel fitto; dal punto di osservazione potrebbero sembrare entrambe ben posizionate, ma guardando dall'imbocco dell'altro sentiero una appare più centrale nel bivio e l'altra troppo a lato (anche se si trova in un punto in cui la vegetazione si dirada e può creare qualche dubbio sulla vera posizione del centro bivio). Punto 12 Due lanterne sopra una collinetta, ma quella più bassa si trova su una curva di livello che prosegue a formare un lungo naso, ed è quindi da escludere in base alla posizione del cerchietto, centrato su una curva di livello che occupa un'area più limitata e quindi è da situarsi più in alto sulla collinetta. La lanterna più alta si trova su una curva di livello che appare della giusta misura, è vicina al verde 3 come il centro del cerchietto in cartina, e quindi è la lanterna corretta. La traccia del sentiero in questo caso appare piuttosto indeterminata e non è un riferimento sicuro. Punto 13 Si tratta di un punto centrato su un incrocio di sentieri in cima ad una ripida collinetta. Questo punto si presenta difficile da giudicare usando solo il punto di osservazione. La lanterna D si vede apparentemente in cima alla collina in mezzo alla vegetazione fitta; immaginando la curvatura della cima si può intuire che c'è qualcosa di sospetto nella posizione della lanterna, un po' troppo sporgente a sud. Ma la conferma che la lanterna non è ben posizionata si ha girando attorno alla collina e guardando da est: tra la vegetazione fitta si vede la lanterna, ed appare chiaramente fuori dal centro collina, spostata verso sud di qualche metro. Punto 14 Si tratta di un punto centrato su un sentiero che corre lungo la cresta di una collinetta. La lanterna D è chiaramente fuori gioco e la lanterna C si può escludere facilmente perché è fuori dal sentiero. Rimangono da verificare le lanterne A e B. A questo punto è richiesta una valutazione sulle distanze e sui dislivelli. La valutazione sulle distanze in particolare è difficile, perché va fatta su un terreno in pendenza che ostacola la normale percezione. In questo caso un buon riferimento da prendere è l'imbocco del sentierino a sud del punto, distante sulla carta 12m dal centro cerchietto. Contando i passi lungo il sentiero, usando la bussola e un po' di geometria si può stabilire che la distanza del punto B è più vicina al valore giusto. La valutazione sulle curve di livello richiede invece di notare che il cerchietto è centrato poco a nord della curva di livello centrale (considerando le tre curve di livello che incontra il sentiero tra la sua curva a sud e la cima), e quindi oltre la “metà altezza” del pendio (sempre partendo dalla curva del sentiero). La lanterna A nel terreno appare a quota troppo bassa, la differenza di altezza rispetto alla curva del sentiero può essere stimata a meno di due metri, quindi è da escludere in favore della lanterna B, molto meglio posizionata. Punto 15 In questo caso si tratta di un “tra i due alberi” e la prima difficoltà è riconoscere i due alberi in questione. Uno è chiaramente l'albero secco vicino al punto di osservazione, essendo identificato da una X verde, simbolo usato in questa cartina per identificare gli alberi secchi, come indicato in legenda e nel comunicato gara. L'altro, indicato in cartina come albero isolato, può essere identificato dal sentiero cartografato che gli gira attorno. Il sentiero è identificabile da nordovest, notando la fascia di terreno sgombro attorno ad un albero molto inclinato, che è proprio l'albero particolare in questione (la traccia di sentiero in sé non è ben marcata e visibile). A quel punto la seconda parte del problema è verificare il posizionamento nel punto medio, ma questo risulta abbastanza semplice, andando a controllare le distanze con i passi e l'allineamento con un traguardo diretto. Per chi è interessato, le altre lanterne sono state posizionate in punti medi rispetto ad altri alberi che potevano essere ritenuti “particolari” per qualche motivo. Punto 16 Questo grappolo di lanterne è situato su una collinetta appena accennata cartografata con una curva ausiliaria. Dalla carta si vede che il punto si trova a circa 3m dal centro della collina, a sud-est. Sul terreno, girando attorno al punto si verifica che la lanterna C è alla distanza giusta da quello che appare il centro collina, ma più in direzione sud, mentre la B è nella direzione giusta ma troppo lontana dal centro. L'unica lanterna che verifica entrambe le richieste è la A. Come ulteriore conferma, si possono controllare due allineamenti suggeriti dall'edificio vicino: uno in direzione est, usando la linea del muro dell'edificio, e un altro in direzione sud est, usando la retta che congiunge l'albero secco nei pressi della collinetta con l'angolo a sud-ovest dell'edificio; rispetto a entrambi gli allineamenti la lanterna A risulta quasi allineata ma di poco a sinistra, il che corrisponde alla posizione del cerchietto in carta. Punto 17 Questa lanterna è verificabile da almeno quattro punti di vista:  da sud, vicino all'ingresso sud-est del parco, si vede addirittura il sentiero che sale fino alla lanterna.  da sud- ovest, vicino alla fontana/monumento circolare, si vede spuntare la lanterna appena dietro a destra del muro cartografato nel cerchietto, come risulta da cartina.  da ovest, dalle vasche dei punti a tempo, traguardando dal bivio dei muretti (soluzione del punto T1) si vede la lanterna tra le vegetazione, perfettamente allineata con un angolo dell'edificio dietro.  Da nord-ovest, andando sul sentiero fino alla fettuccia di stop, si verifica che la distanza della lanterna dal cocuzzolo a nord è compatibile con i 5 metri rilevabili in cartina. Conclusioni: A giudizio dei tracciatori, considerata la difficoltà dei punti la percentuale di errori in gara è stata superiore alle attese. Probabilmente la stessa gara effettuata senza la neve, in condizioni ambientali migliori e con un tempo limite superiore avrebbe prodotto dei punteggi più alti. Il problema del tempo limite è oramai diventato uno dei punti cruciali di ogni gara di livello internazionale. Per questo riteniamo che la tipologia di gara “sprint” (percorso corto con molti punti) può essere molto utile per allenare la capacità di individuare in modo efficiente e rapido gli elementi utili nell'analisi del punto, aiutandoci a rendere “automatico” il nostro approccio mentale alla lanterna e ad evitare così dispersioni nei ragionamenti. La gara di Salzano in particolare richiedeva soprattutto le abilità di saper trovare rapidamente diversi punti di vista utili, di individuare gli oggetti vicini alla zona punto da usare come riferimento, e di valutare lunghezze, forme e direzioni in situazioni di visibilità limitata dalla vegetazione.

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