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6^ COPPA ITALIA 2010
Organizzatore: Arces OK
Luogo evento: TONEZZA DEL CIMONE (VI) | La Pontara
Data evento: 29/05/2010
Tracciatore: FALDA Roberta

redazione@trailo.it
01/06/2010 09:55:46
La sesta prova di Coppa Italia è andata in scena a Tonezza, in località La Puntara, nell’ambito del “Tonezza week-end 2010” che prevedeva anche un “Orienteering dei sapori – percorso alla scoperta dei sapori di montagna”, la prova del Trofeo Giovanile del Nord-Est ed una gara promozionale di MTB-O. Organizzazione a cura dell’OK Arces, società di recente fondazione di cui la gara di Trail-O è, a mia memoria, la prima gara nazionale organizzata in proprio. La gara, tracciata da Roberta Falda, si è disputata in una piccola porzione di terreno aperto in mezzo ai boschi. Una lunghezza di circa 500 metri senza dislivello e 13 punti di controllo hanno limitato il tempo di gara a 50 minuti per gli Elite, rendendo di fatto la gara una “quasi-sprint”. Dalla zona di ritrovo, situata nel punto più alto di un ampio collinozzo, i concorrenti hanno potuto vedere un paio di lanterne (in una buca ed accanto ad un palo della luce) che avrebbero fatto parte del percorso, pur non potendo ovviamente prevederne il futuro utilizzo nell’economia del percorso. Partenza con 4 punti a tempo, dislocati a coppie di due punti. I primi due punti probabilmente più semplici dei secondi due: una zona con una ampia depressione ed una collina per iniziare (con il “trucco” che “collina” non vuol dire il punto più alto ma il punto mediano) e poi terzo e quarto punto a tempo con un gioco complesso di “in mezzo a due oggetti” dove la difficoltà maggiore è stata quella di identificare quale tra i tanti possibili “in mezzo a” corrispondeva con il centro del cerchietto color magenta. Una volta ritirata la carta di gara, si approccia la zona con le prime 4 lanterne a scelta A-Z, senza punto di osservazione. Il primo punto è proprio la famosa buca visibile dal ritrovo, e la descrizione punto è proprio “buca”... ma a conti fatti non sono stati molti i concorrenti ad aver memorizzato la scena in precedenza. La buca è risultata così invisibile dal sentiero di osservazione e la difficoltà del punto consisteva nel capire se la lanterna fosse collocata alla giusta distanza dal sentiero stesso e nella giusta posizione rispetto alle curve di livello. La lanterna vicino al palo della luce costituiva il quesito, per una Z abbastanza evidente contando con un minimo di tranquillità i pali della luce a partire dalla strada. Una volta terminata la sequenza “libera” di 4 lanterne, si comincia con un punto decisamente complesso per valutare un altro “in mezzo a” con alberi e recinti lontani; difficile capire senza uno sfondo netto se la posizione mediana tra gli oggetti era da riferire ad un angolo o un lato del recinto (già difficile di suo da identificare). Ma per qualcuno (per chi scrive, ad esempio) la difficoltà maggiore che alla fine ha provocato un errore è stato non accorgersi che la sequenza di lanterne visibili dal punto di osservazione prevedeva una lanterna “A” tutta spostata sulla sinistra e del tutto avulsa dal contesto delle 3 lanterne vicine al cerchietto. Le successive lanterne hanno ruotato attorno ai concetti di curva di livello (una depressione monocurva ed una ampia vicinissima collina anch’essa monocurva), poi valutazione delle distanze e della posizione delle lanterne in relazione a due possibili linee conduttrici. Da un certo punto della gara, è cominciata una sequenza di “Z” che (come Marco insegna) mettono al concorrente il dubbio che la sequenza prima o poi si debba necessariamente interrompere. Così non è stato nemmeno sul penultimo punto (12) ben complesso, con una lanterna “C” che ha tratto in inganno un certo numero di concorrenti. L’ultimo punto è risultato una chiara Z per chi aveva ancora una buona messe di tempo da spendere senza incorrere in penalità: le lanterne erano infatti posizionate prima della postazione di arrivo mentre il cerchietto, ad una analisi attenta, era palesemente oltre la postazione di arrivo. La classifica finale ha visto prevalere a punteggio pieno Guido Michelotti (Arco di Carta Genova), tornato alla meritata vittoria. Un altro secondo posto, dopo quello di Sassofortino, per Marina Beltramo (Gisport) davanti ad Alberto Grilli (Cus Parma) che appena metterà definitivamente a posto l’approccio alle lanterne a tempo diventerà un sicuro contender per la vittoria in tutti i terreni. Al quarto posto la conferma della costanza di Renato Bettin, mentre al quinto posto si affaccia nelle posizioni alte il giovane Davide Gazzerro che è in costante crescita nella specialità del trail-O.

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