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2^ COPPA ITALIA 2009
Organizzatore: Orienteering Prealpi
Luogo evento: TARZO (TV) | Colmaggiore
Data evento: 22/03/2009
Tracciatore: BETTIN Renato

r.bettin@giove.biz
06/01/2010 11:08:34
Commento tecnico sulla gara di Trail-O di Tarzo La gara è stata effettuata su una cartina di CO scala 1:7500 equidistanza 5m che ha reso necessari diversi interventi per l'adattamento al Trail-O, tra cui aggiustamento di curve di livello, di sentieri, aggiornamento dei verdi, ecc. Per il tracciamento si sono prese come riferimento le linee guida IOF 2009; in particolare sono state estrapolate e usate le seguenti due regole di buon senso: 1.Quando si valuta un punto, va privilegiata prima di tutto la posizione relativa del punto rispetto agli oggetti vicini, e solo se questi non sono riconoscibili o non danno un risposta sicura, solo in seconda battuta se necessario vanno considerati gli allineamenti con oggetti lontani. Questo compromesso è importante quando si lavora con una carta non completamente a posto (quindi =sempre), e non si ha il tempo materiale per sistemarla completamente. Ad esempio se il punto in cartina è nel lato nord di un masso non ben posizionato, e la lanterna è effettivamente a nord del masso, e inoltre il masso è riconoscibile, in quel momento non ha senso valutare il punto come Z perché il masso non è ben allineato con altri oggetti più lontani (altrimenti in una gara come il nordic match 2008 si sarebbe dovuto mettere Z in parecchi punti...). 2.E' scorretto da parte del tracciatore mettere un punto Z in un posto che non dia indizi all'osservatore per fargli concludere che si tratta di una Z. Ad esempio, non si dovrebbe creare un punto Z e ingannare il concorrente collocando una falsa lanterna in una posizione che all'osservatore appare come candidata valida, magari per un effetto di schiacciamento delle distanze; deve esistere un qualche punto di vista valido (non quello del tracciatore che cammina sopra la lanterna...) con un indizio che suggerisce che si tratta di una Z (Lo stesso ragionamento andrebbe ripetuto in maniera simmetrica anche per lanterne che non sono Z, ma in questa maniera si limita troppo fortemente la difficoltà tecnica di un punto). Quindi il criterio che ne scaturisce è questo: ogni volta che c'e' un punto con una lanterna che dal punto di vista del concorrente (non del tracciatore!) appare essere un buon candidato per la soluzione, e non c'è nessun indizio contro, questo punto non può essere Z. Di seguito vengono commentati i metodi che potevano essere usati per risolvere i punti del percorso dal punto di vista (molto parziale!) di chi ha tracciato. T1 La zona dei verdi che contiene le lanterne è delimitata a sinistra dalla linea della vigna e a destra dall'angolo di recinzione o dal pozzo. Il cerchietto si trova circa a metà di questi due riferimenti, inoltre è abbastanza vicino alla recinzione. Quest'ultimo riferimento richiede una certa percezione della profondità, ma in conclusione l'identificazione di questi elementi può essere sufficiente per dare la risposta velocemente. Dal punto di osservazione poi è possibile identificare i piu' vicini degli alberi cartografati come "boschetto", l'albero isolato davanti, e individuare la posizione della curva di livello, come conferma della risposta. Un elemento di disturbo è costituito dagli alberi da frutto proprio davanti alla recinzione e dalla ramaglia, che oscurano la visione e possono limitare la percezione della profondità. T2 Il riferimento forse più immediato per identificare questo termine sentiero, che non si vede, è la fila di alberi sulla destra, cartografati singolarmente. Il cerchietto è all'altezza dei due alberi piu' in fondo, che sul terreno sono in prossimità della B. T3 La visione dal punto di vista risulta molto disturbata da vari oggetti che si trovano tra l'atleta e le lanterne. Inoltre gli alberi interessati sono sparsi in un angolo di osservazione abbastanza ampio. Per questo non è semplice individuare rapidamente i due alberi coinvolti e il loro punto medio. 1 La radura è molto piccola, praticamente non identificabile all'interno di una zona di alberi cartografati come "bosco" ma che allo stato attuale non formano ancora una chioma continua. Il punto in cui si trova è però identificabile ricorrendo all'angolo di verde 3 (verde fitto di bambù) che tocca il bordo sud-sudovest della radura. Una volta preso quel riferimento, si tratta di verificare la distanza della lanterna da quel punto (poco più di 5m) e la posizione della lanterna rispetto agli alberi più vicini, anche spostando il proprio punto di osservazione, per stabilire che la posizione è sufficientemente precisa. Questo è uno dei casi in cui avendo riferimenti vicini alla lanterna, non sono stati considerati gli allineamenti rispetto ad oggetti lontani ed è stata applicata la regola 1. 2 Le due lanterne, molto lontane dall'osservatore, sul terreno appaiono ai due lati di una zona di aperto che interrompe la fascia costiera di alberi, identificabile chiaramente in cartina. Il cerchio in cartina è centrato su un oggetto particolare sul lato destro di questo tratto di aperto; l'oggetto in carta è posto in acqua ma vicino ad una punta di bosco (nella realtà l'oggetto è un pontile, che incidentalmente il giorno della gara era emerso, per la prima volta dopo mesi, anche se forse non era visibile dal punto di osservazione). La lanterna B è dal lato giusto dell'aperto, è vicina ad un grosso albero riconoscibile e inserito in cartina, è in acqua, e dunque appare essere la candidata corretta. Può rimanere qualche dubbio che la posizione percepita non sia quella reale a causa della distanza, ma a questo punto sarebbe scorretto creare una lanterna Z, sulla base della regola 2. Forse in carta la distanza del'oggetto particolare dall'albero è leggermente esagerata, ma si tratta di una semplificazione cartografica presente nella cartina originale per evitare la sovrapposizione dei simboli. 3 Si tratta di identificare l'albero isolato cartografato, dietro la barriera di verde fitto, albero visibile chiaramente solo spostandosi lungo il sentiero. Una volta identificato si può facilmente stabilire che nessuna delle quattro lanterne visibili dal punto di osservazione si trova nei pressi di quell'albero. Per inciso, l'albero ha in realtà una lanterna adiacente, ma non visibile, che costituisce la lanterna E del primo punto a tempo. In ogni caso questa lanterna si trova dal lato opposto rispetto a quello della descrizione punto. 4 Il centro del cerchietto si trova al confine tra aperto e zona di bosco, vicino ad un naso appena accennato, non visibile dal punto di osservazione perché nascosto da una piccola macchia di cespuglietti verdi che lo copre. Anche in questo caso la vista è disturbata dalla vegetazione, ed è peggiorata ulteriormente dal sole del mattino che costringe a osservare in controluce. Il naso si trova in effetti in un punto in cui la curva di livello ha un cambio di direzione, percebile anche sul terreno, ma la cui posizione è un po' indefinita. Un riferimento importante per individuare la posizione del naso è la radice rovesciata in basso, la X verde che purtroppo nella cartina stampata risulta quasi invisibile immersa nel verde 2. Un altro riferimento è l'allineamento del naso con il tratto di sentiero prima del punto di osservazione (vedi figura). Inoltre con il conteggio dei passi lungo la recinzione si può avere una conferma abbastanza precisa. Una volta determinata la posizione del naso, è immediato verificare che le due lanterne visibili sono entrambe a destra del punto e quindi si tratta di una Z. La B si trova sul limite di vegetazione, ma a diversi metri dal naso, mentre la A si trova a fianco del naso, ma più bassa rispetto al confine con l'aperto e immersa nella vegetazione. 5 Si tratta del classico punto in cui bisogna individuare il punto medio di un oggetto lineare come una parete rocciosa o, in questo caso, un muretto. Non è un esercizio tra i più interessanti ma oramai fa parte di quella collezione di prove standard che compaiono quasi sempre nelle gare di Trail-O. In questo caso, oltre alla solita verifica di quale tratto del muretto visibile è stato cartografato (cosa che porta a escludere subito la C, punto medio dell'intero tratto di muretto visibile), la prova è resa difficoltosa dalla percezione distorta delle distanze dovuta all'orientamento diagonale del muretto rispetto al punto di vista e alla sua lieve curvatura, che fa sembrare più corto il tratto destro. A causa di questa inganno ottico la lanterna giusta sembra la A, mentre in realtà è la B. 6 Questa lanterna richiede il riconoscimento di un cespuglio vicino ad alcuni altri, operazione che una volta riuscita porta a escludere subito la lanterna A. Ad un esame attento dovrebbe poi risultare abbastanza chiaro che la lanterna C è troppo lontana dalla macchia per essere quella corretta, e rimane solo la B come unica candidata e unica ad apparire visivamente adiacente al cespuglio. 7 Il cerchietto è posizionato in un punto sul ciglio di una lunga scarpata uniforme, senza elementi di riferimento vicini. Qui allora si possono pensare due soluzioni: l'allineamento di oggetti lontani o il calcolo delle distanze. Con il primo metodo si possono usare i due allineamenti mostrati in figura: le due case benché lontane spiccano chiaramente nel paesaggio, essendo a quota più elevata. Entrambi questi allineamenti portano alla risposta C, ma l'allineamento orientato a Nord porta a escludere più nettamente la B. Del resto la B può essere esclusa anche osservando da Nord Est e notando che la lanterna è più all'interno, sotto una vigna. Il calcolo dei passi nel tratto di sentiero che va dall'incrocio di sentiero al primo vigneto conferma la risposta C. 8 Questo punto è stato pensato per essere risolto con un incrocio tra un allineamento e la curva di livello. Si tratta di incrociare la linea del vigneto sulla collina con la curva di livello cartografata, che esce circa a metà del lato corto del vigneto, e di spostarsi un pò a NE lungo la curva di livello. Infatti sia nella realtà sia nella cartina il punto C corrisponde a questa costruzione. Purtroppo però in questo zona la cartina non è abbastanza accurata, in particolare non risultano corrette le posizioni reciproche del vigneto sulla collina e del filare a SE, più distanziati che in cartina (vedi foto allegate). Risulta quindi che rispetto all'allineamento con il filare a SE, che costituisce un altro riferimento di pari importanza, la lanterna C è in posizione scorretta (il cerchietto sulla cartina risulta a 1mm=5 metri da questa linea, mentre sul terreno la distanza è maggiore). Per questo motivo il punto è stato annullato. Per la verità in fase di tracciamento era stato notato e corretto un problema di orientamento del filare in carta, ma una volta fatta la modifica si è trascurato poi di riverificare la sua posizione rispetto agli altri oggetti e alle lanterne. 9 Anche in questo controllo si tratta di individuare un punto medio, il punto a metà strada tra due recinzioni, che sul terreno sono coperte da due siepi; la prima difficoltà è capire che la tettoia adiacente alla recinzione di sinistra non è racchiusa della recinzione, quindi il punto intermedio corretto deve essere alla “longitudine” delle due lanterne a sinistra, la A e la B. Per discriminare tra queste due lanterne va fatta una valutazione sulla “latitudine” o profondità; è quindi necessario spostarsi lungo il sentiero fino a vedere diagonalmente la zona tra le due recinzioni, verificando così che la lanterna A è in posizione troppo avanzata, mentre la B è ragionevolmente alla profondità giusta per trovarsi in posizione intermedia anche lungo l'asse nord-sud. 10 IL cerchietto è centrato su un angolo a nord di una macchia di verde, spostandosi lungo il sentiero si può concludere che la lanterna situata in quest'angolo è la B. Una conferma può venire anche dalla verifica dell'allineamento in figura, una volta determinata la posizione del cocuzzolo del punto 14. 11 L'avvallamento pur essendo in terreno aperto è appena percepibile muovendosi lungo il sentiero. Guardando da Sud è possibile stabilire che la C e la D sono in buona posizione, mentre sono da escludere le lanterne A e B, che si presentano troppo lontane dal punto di curvatura. Dal punto di osservazione usando l'allineamento in figura è invece possibile stabilire che solo il punto C è in posizione corretta rispetto all'asse dell'avvallamento. 12 Una volta stabilito cha il bordo Ovest della zona sassosa è in pratica sul sentiero, l'unica lanterna candidata rimane la A. Rimane solo il dubbio che sul terreno la A non sia posizionata alla profondità corretta, ma a questo punto si applica la regola 2 (vedi sopra). 13 Il piccolo naso su cui è posizionato il cerchietto non è visibile sul terreno, ma la sua posizione può essere ricavata o da un conteggio delle distanze (circa 15 metri dal sentiero a Est) o dall'allineamento in figura, poiché l'angolo del limite di vegetazione a Nord Ovest del punto è visibile. Le macchie di verde dietro il punto invece in questo caso non sono affidabili come riferimento, perché sono costituite in parte da vegetazione bassa e non visibile dal sentiero, e sono soggette a grande variabilità stagionale. 14 Anche l'oggetto al centro di questo cerchietto non è visibile, in questo caso il cocuzzolo è nascosto dai rovi. La sua posizione è individuabile studiando la posizione all'interno della lunga macchia di vegetazione, ma anche usando l'allineamento in figura (vedi figura punto 10): le lanterne del punto 10 risultano visibili allontanandosi dal punto di osservazione, e possono essere usate come riferimento. 15 Le due radici rovesciate cartografate corrispondono a due cumuli visibili nel terreno, e l'unica lanterna presente è posizionata in modo da apparire giusto tra questi due cumuli. La conferma che questi corrispondono alla posizione delle radici si ha utilizzando la direzione del limite di vegetazione a Sud (vedi figura punto 13), nettamente distinguibile e che punta verso la radice più a Est. Il centro del cerchietto in cartina è esattamente a Nord di questa radice, e dal punto di vista verrebbe visto sul terreno a destra di essa; essendo la lanterna a sinistra della radice, non può essere corretta.

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